MOG231: le linee guida di Confindustria

In occasione del ventennale dell’entrata in vigore del decreto legislativo n.231 Confindustria ha completato i lavori di aggiornamento delle Linee Guida per la costruzione dei modelli di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001.

Un documento atteso da tempo (l’ultimo era del 2014) visti i numerosi cambiamenti dello scenario socio-economico, e negli ultimi diciotto mesi anche sanitario, mondiale.

In Italia e, in generale in tutti i Paesi, il contesto normativo-regolamentare è stato modificato sensibilmente.

Con le nuove Linee Guida, Confindustria mette a disposizione delle imprese che hanno scelto di adottare uno modello di organizzazione e gestione una serie di indicazioni e misure, essenzialmente tratte dalla pratica aziendale, ritenute idonee a rispondere alle esigenze, soprattutto nuove, tracciate dal decreto 231.

Tra gli elementi di maggiore novità del paper di Confindustria c’è l’esplicitazione dell’importanza di una gestione dei rischi integrata, attraverso una compliance a 360°. Emerge quindi con chiarezza l’esigenza, sempre più attuale, di un sistema di compliance management capace di ottimizzare i flussi informativi e le relazioni tra i vari attori del controllo e di gestione dei rischi (ad esempio: la funzione Compliance, l’Internal Audit, il Dirigente Preposto, il Responsabile della Privacy, il Responsabile della Sicurezza, il Collegio sindacale, l’Organismo di Vigilanza).

Il documento di Confindustria chiarisce che: “Il modello non deve rappresentare un adempimento burocratico, una mera apparenza di organizzazione. Esso deve vivere nell’impresa, aderire alle caratteristiche della sua organizzazione, evolversi e cambiare con essa”.

Sviluppare un sistema di compliance management integrato, richiede la conoscenza dell’organizzazione, una sua misurazione, analisi e valutazione, proprio per ritagliare e cucire addosso all’Ente un modello 231 sartoriale come, da sempre, fa SCnet.

Molte aziende, invece, sono convinte che il solo fatto di aver definito un Modello 231 adeguato sia sufficiente. Invece è fondamentale costruirlo e poi applicarlo avendo una visione di medio-lungo periodo. L’errore da non commettere è quello di vedere in maniera miope la voce realtiva ai costi necessari per la realizzazione del modello o per il suo periodico aggiornamento.

É fondamentale comprendere che i modelli di organizzazione, gestione e controllo sono un investimento e un’opportunità per tutte le realtà aziendali, anche di piccole dimensioni.

Proprio l’introduzione di una visione che inquadra il modello non come un mero adempimento ma come un asset strategico per l’azienda è la novità più interessante delle Linee Guida di Confindustria.

 

Scarica le Linee Guida per la costruzione dei modelli di organizzazione, gestione e controllo di Confindustria

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